AutoCAD 2007: swiss army knife!
Un po' di tutto, quando serve.
Dopo un discreto quantitativo di ore sulla nuova release di Autodesk, si possono infine tracciare i contorni del nuovo pacchetto AutoCAD, con le sue luci e le sue ombre.
Ho conosciuto AutoCAD alla fine del 1993, quando ancora girava in DOS protected mode e non esistevano icone; era la release 12 se ricordo bene. Da allora, sistematicamente, tra studi tecnici ed università ho avuto modo di lavorare su quasi tutte le versioni che si sono succedute nel tempo. Quasi un figlio che si è visto crescere. Con i suoi pregi ma anche i suoi difetti, in grado di emergere sempre nei momenti meno opportuni. Oggi Autodesk commercializza la release 2007, una rivoluzione: quasi come a suo tempo fu la release 13, la prima che introdusse la gui sotto windows e sperimentalmente sotto IRIX (l'unica release che mi risulta essere mai stata scritta per Sgi).
Ne avevamo già sentito parlare da febbraio/marzo 2006, con indiscrezioni che accostavano il nuovo Acad a SketchUp od a Rhino3D...
Per quanto mi riguarda la transizione dai "vecchi sistemi" pre-2007, è stata immediata ma non indolore. La scelta dell'interfaccia (classica o di modellazione) che tanti spaventava, in realtà non presenta problemi di comprensione, essendo chiaramente possibile ciclare tra le due disponibili in real-time. Discutibili invece le modifiche operate sulle opzioni di comandi storici, quali taglia, cima, raccorda e così via. Chi come me disegna oramai in maniera meccanica attraverso la tastiera si può trovare un po' spiazzato quando invocato un comando, i risultati sono diversi dal solito.
Sono invece interessanti tutte le modifiche introdotte nella modellazione, a partire dalla possibilità di modificare solidi estrusi attraverso nuove grips e l'introduzione delle superfici di lofting o sweeping. Bel lavoro! Non ho ancora avuto modo di testare invece il nuovo motore di rendering che implementa la global illumination. Sono fedele per ora a Maxwell Render.
Un sogno realizzato infine il sistema di gestione delle sezioni per i modelli: si traccia il profilo di sezione, e si può generare un blocco "pulito" della vistacorrispondente. Addio .dxb!!!
In conclusione, AutoCAD conserva sempre un retaggio "antico" in termini di motore grafico, ma ha dimostrato di reggere bene gli anni con l'introduzione di migliorie anche radicali. Non è un software verticale, destinato alla meccanica od all'architettura, ma conserva ancora quella generalità da "tecnigrafo elettronico" che da sempre è stata la sua forza.
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